Blog Layout

Il Codice Ratzinger. Cionci Risponde a Corrispondenza Romana.

dic 24, 2022

Carissimi Stilum Curiali, nei giorni scorsi SC ha rilanciato questo articolo di Corrispondenza Romana, in cui si dibatteva sulla rinuncia di Benedetto XVI e le polemiche ancora vive oggi. Andrea Cionci, chiamato in causa dall’articolo, ci ha inviato questa risposta, che doverosamente pubblichiamo. Buona lettura.



§§§

 


Corrispondenza romana, o dell’inesauribile fantasia nel legittimismo di Bergoglio

 

“Lascio la mia bicicletta a mio nipote Antonio”, così c’era scritto sul testamento del nonno, ma Antonio si intestardiva a voler dimostrare che “bicicletta” è sinonimo di “appartamento”, che il nonno voleva a tutti i costi lasciargli l’appartamento e si è sbagliato; che non è necessario che il nonno scrivesse proprio la parola “appartamento” sulle sue ultime volontà; che il testamento non conta nulla e che l’appartamento gli spetta e basta.

Una pennellata colorita per descrivervi i fantasiosi arrampicamenti sugli specchi del mondo “una cum” (tradizionalisti legittimisti di Bergoglio) che ogni giorno se ne inventano una nuova per legittimare il sedicente “papa Francesco”. Un atteggiamento inspiegabile che, se non ha del masochistico o del preternaturale, nasconde evidentemente la necessità di difendere rendite di posizione e interessi materiali anche a costo della fine della Chiesa visibile canonica: un’atroce, millenaria responsabilità.

Fino ad oggi sono riusciti a dire che Benedetto si è sbagliato a scrivere “rinuncio al ministerium”; che munus e ministerium sono la stessa cosa; che era solo un vezzo letterario interscambiarli; che Benedetto ha fatto confusione perché non aveva capito bene l’idea di papato in quanto modernista; perfino che non è necessario rinunciare al munus e ultimamente, un individuo che rischia un anno di galera per sostituzione di persona e falsificazione, è riuscito a scrivere che il papa non è nemmeno sottoposto al Diritto canonico e può abdicare come gli pare.

Giorni fa, il prof. de Mattei, in un articolo https://www.romait.it/prof-de-mattei-la-rinuncia-di-benedetto-xvi-e-un-errore-ancora-effetto-ratzinger.html aveva commesso una bella gaffe mettendo nero su bianco: “L’abdicazione di Benedetto XVI, e il modo con cui essa è avvenuta, sono considerati da molti studiosi e anche da eminenti membri del Sacro Collegio come un grave errore”.

Il professore non ha ancora spiegato in base a quale criterio una abdicazione scritta in un “modo” errato possa essere considerata valida, quando peraltro il can. 332.2 richiede esplicitamente che venga presentata “rite”, cioè “in modo debito, corretto”.

Ma ancora più gustoso il successivo ”approfondimento” di Emmanuele Barbieri sulla sua Corrispondenza Romana per il quale:

“L’essenza del Papato non è nel munus, come nei vescovi, ma è nell’esercizio del governo, ovvero nel ministerium, che non è un sacramento indelebile, ma un potere di giurisdizione, che si può perdere o a cui si può rinunciare. Il Papato non è una condizione spirituale o sacramentale, ma un “ufficio”, o più precisamente un’istituzione. Chi rinuncia al ministerium, cioè al governo, perde il Papato”.

La legittimazione della legge della giungla: basterebbe quindi impedire a un papa di esercitare il ministerium (come hanno fatto con Benedetto) per farlo decadere.

Ma la cosa assurda è che adesso addirittura diventa necessario rinunciare al ministerium! Ci siamo sbattuti inutilmente per anni, dunque.

Ma siamo sicuri? Allora, perché i canoni dal 331 al 335 parlano solo di munus del papa? Perché il canone 332.2 richiede per l’abdicazione la rinuncia al munus e non al ministerium? Perché gli Acta Apostolicae Sedis della chiesa golpista del 1° marzo 2013 (preziosamente prodotti da don Tullio Rotondo) riportano la Declaratio come “De MUNERIS Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri ABDICATIONE”?

Perché Giovanni Paolo II nella Universi Dominici Gregis (art. 53) parla esplicitamente dell’ufficio papale come munus petrino ricevuto dal papa “per divina disposizione”?

Ovunque nel CIC si considera l’essenza del papato, cioè l’ESSERE papa, come munus.

A questo proposito urge un chiarimento sulla vecchia fola strumentale della sinonimia fra munus e ministerium, tirata fuori anche da don Silvio Barbaglia per Aldo Maria Valli. https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/34306389/codice-ratzinger-l-attacco-dei-legittimisti-di-bergoglio-a-valli-piace-vincere-facile-.html

Una sinonimia tra munus ministerium esiste effettivamente nel senso di “funzione, compito” in diversi canoni: 116 § 1, 173 § 4, 204 § 1, 225 § 2, 230 § 3, etc.

Ma quello che bisogna assolutamente capire è che se munus può essere sinonimo di ministerium, MINISTERIUM NON È MAI SINONIMO  DI MUNUS NEL SENSO DI “CARICA”, perché il ministerium, in tutto il Diritto canonico, ha SEMPRE il senso pratico di FARE, e mai di ESSERE.

Più semplicemente: munus ha due significati: “ESSERE” (ufficio, carica, posizione) e “FARE” (funzione, compito, servizio ecc.).

Ministerium ha invece un solo significato:  “FARE” (funzione, compito, servizio ecc.).

La sinonimia funziona solo quando si parla di munus, non di ministerium!

Per questo la rinuncia che ha fatto Benedetto al ministerium non è valida, perché ministerium non si può riferire MAI a “ufficio” o “carica”, all’ESSERE, ma solo all’esercizio dello stesso ufficio o carica, al FARE.

E se, coerentemente, il canone 332.2 richiede la rinuncia alla carica stessa, all’essere papa, la richiede infatti al munus e non ad altro. Benedetto ha rinunciato al ministerium che non potrà mai essere sinonimo di carica, ergo non ha mai rinunciato all’essere papa. Il papa È uno solo, ed È lui. Fine della storia.

 

Ecco perché abbiamo, come diceva Mons. Gaenswein nel 2016 “un solo papa legittimo, ma due successori di San Pietro viventi” e una sorta di “ministero allargato con un membro attivo e un membro contemplativo”.

Il papa legittimo è quello contemplativo, l’impedito, che è l’emerito, (che merita di essere papa) ed è Benedetto.

Il papa illegittimo è quello attivo che è Francesco. Non è difficile.

Lo ripetiamo per la milionesima volta: Benedetto XVI rinunciando – di fatto – a fare il papa, in quanto impedito, ha fatto credere ai suoi nemici che avesse abdicato all’essere papa: quelli, avidi di potere, si sono bevuti la Declaratio come abdicazione, si sono affrettati a convocare un conclave nullo, a papa non morto né abdicatario, hanno prodotto un antipapa e si sono scismati da soli. La sede apostolica è “totalmente impedita” (can. 335) dal 2013 e nulla di quanto si è affannato a costruire Bergoglio potrà salvarsi dalla cancellazione totale. Un geniale piano di difesa, che Benedetto riprende pari pari dal teologo romano Ticonio: un parziale ritiro della Chiesa di Cristo per far emergere la chiesa del diavolo e poi annullarla. https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/33034895/il-ticonio-di-ratzinger-svela-la-sede-impedita-e-il-terzo-segreto-di-fatima-bergoglio-e-un-vescovo-vestito-di-bianco.html

Non ci credete? Va bene, ma prima di passare alla prossima fantasiosa mistificazione canonica, spiegate perché papa Benedetto, avendo ricevuto a luglio il libro “Codice Ratzinger”, tra i primi dieci bestseller italiani, non smentisce lo scriventeperché Mons. Gaenswein ha dichiarato, sulla falsa lettera a don Minutella, che è una menzogna che Benedetto celebri in comunione con Francesco https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/33859169/falso-ga-nswein-spunta-un-nome-dal-pdf-papa-benedetto-xvi-non-celebra-in-unione-con-bergoglio.html  ; giustificate come Benedetto XVI possa scrivere che “nessun papa si è dimesso negli ultimi mille anni” con un Celestino V che abdica nel 1294, insieme ad altri tre papi https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/27114419/benedetto-viii-mai-abdicato-nessun-papa-dimesso.html . Infine, vogliamo sentirvi dire che quando Benedetto indica che la risposta per gli increduli è contenuta nel Libro di Geremia, dove si legge “IO SONO IMPEDITO” https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/33413372/dal-libro-di-geremia-il-codice-ratzinger-definitivo-di-benedetto-xvi-io-sono-impedito-.html si tratta di un “puro caso”.

Dovete avere il coraggio di metterlo nero su bianco, affinché rimanga scolpito per i posteri come monumento alla negazione dell’evidenza e all’abbandono del Vicario di Cristo da parte di coloro che per primi dovevano difenderlo.

 

Andrea Cionci

 

§§§


Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

 

§§§



Autore: abrugnoli 18 lug, 2023
bestiario dell'assurdo e della memoria
Autore: abrugnoli 10 lug, 2023
Marco Tosatti Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ecco il Bestiario che tiene conto delle temperature e delle follie di stagione. Buona visione e condivisione.
10 lug, 2023
Marco Tosatti Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta offre alla vostra attenzione queste considerazioni su quella che dovrebbe essere la posizione dell'Italia al vertice NATO di domani e dopodomani. Buona lettura e condivisione.
07 lug, 2023
Marco Tosatti Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e volentieri pubblichiamo questa risposta a una lettera pubblicata dal quotidiano Avvenire in merito al caso del monastero di Pienza, di cui Stilum Curiae si è occupato più volte, riportando le dichiarazioni dell'arcivescovo Carlo Maria Viganò. Buona lettura e diffusione.
Autore: abrugnoli 07 lug, 2023
Marco Tosatti Miei diletti StilumCuriali, abbiamo ricevuto ieri e offriamo oggi alla vostra attenzione questo messaggio dagli amici di Pro Vita & Famiglia; vi preghiamo di diffonderlo, perché certamente non ne troverete traccia nei mass media di regime, (anzi, del passato regime, visto che sono tutti collegati ai partiti di sinistra e alla grande finanza, ai burattinai del mondo). Buona lettura.
07 lug, 2023
Marco Tosatti Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Mastro Titta offre alla vostra attenzione queste caustiche, profetiche, irriverenti e molto realistiche riflessioni sull'alato livello di diversità - chiamiamola così - presente nelle nomine di papa Bergoglio. Buona lettura e diffusione.
Altri posts
Share by: