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Onore ai Resistenti. E Prepariamoci alle Nuove Battaglie. Veronica Cireneo.

dic 31, 2022

Carissimi StilumCuriali, Veronica Cireneo offre alla vostra attenzione questa summa dei tre anni che abbiamo vissuto e sofferto, combattuto. Ricordandoci che la battaglia è tutt’altro che conclusa, e che LorSignori ci stanno riprovando, come era prevedibile. Mai fu più vero il detto del Giappone medievale: dopo la vittoria, stringi i lacci dell’elmetto. Buona lettura, meditazione e condivisione.



§§§


 

COME FU CHE CONTINUAMMO A RIMIRAR LE STELLE: 


ONORE AI RESISTENTI. 


 


Non ricordo bene come fu che salvammo la dignità, la salute e il DNA dall’aggressione politico-pandemica e dai suoi sedicenti “rimedi”. 


Ma oggi a conclusione del “horrendum tribus anni” – orribile triennio – vorrei ripercorrere il sentiero stretto che ci ha ricamato la grazia dell’indennità. 


 


Non vi è dubbio alcuno che, l’aver appreso con tempestività di certi fatti tanto ambigui, quanto inquietanti ci condusse sulla strada del dubbio prima e su quello della resistenza ad oltranza, dopo. 


 


Leggere articoli come quelli che seguono, ammettendo che fossero stati veri, come da subito a molti sembrarono, ci mise al riparo dal cadere nella trappola mortale preparata nel segreto delle stanze dei bottoni dell’oligarchia globalista che, tacitamente dichiarava una dannata e fatale guerra al popolo sovrano, senza esclusione di colpi. 


 


Ma la maggior parte non comprese. 


Chi avrebbe mai potuto credere che uno Stato si fosse fatto così nemico dei propri cittadini da volerne anticipare la fine, anziché servirli nella gestione risolutiva delle sue vere necessità, come i politici sarebbero chiamati – profumatamente pagati – a fare? 


Invece, comprendere il passaggio, della politica, dalla ricerca delle soluzioni ai problemi reali, alla costruzione di problemi inventati, in misura senza precedenti, nella percezione collettiva dei resistenti è stato un attimo. 


 


All’improvviso tutto è cambiato. Per tutti. 


Anche nella memoria. È stato come se qualcuno nottetempo avesse messo, alle radici della storia, delle tradizioni europee e della consapevolezza individuale, la falce della dimenticanza generale. 


Ma come una rosa, anche se recisa, per un po’ continua a mostrarsi in tutta la sua naturale bellezza, così per un po’ moltissimi hanno creduto che non fosse successo niente di così irrecuperabile. E che grazie al nostro Stato, dall’apparente prudenza e lungimiranza, c’era motivo di credere, o meglio di illudersi, che sarebbe andato tutto bene.


 


Il primo articolo che ci insospetti’ fu quello sui “Pandemic bond”


https://www.altroconsumo.it/investi/investire/investimenti-alternativi/ultime-notizie/2020/03/pandemic-bond


che illustrava come nel 2017 la Banca Mondiale emise due bond, per un totale di 320 milioni di dollari, con scadenza 15 luglio 2020. Questi titoli costosissimi promettevano, come contropartita, lauti guadagni agli investitori, se prima della scadenza di metà 2020 fossero scoppiate delle pandemie. 


Strano! Il coso-19 (rinomata espressione del celebre Silver Nervuti) arrivava giusto in tempo! 


 


L’altro ancora più inquietante fu quello sull’ “ID 2020”?


https://generazionifuture.org/id-2020-ti-dice-qualcosa/ Se non lo conoscete leggete adesso il progetto per il controllo totale della famiglia umana, il mentale compreso, per il tramite delle nano-tecnologie, da parte della potenza oscura che governa il mondo, che si crede onnipotente e che tanto si prodiga per la propria immortalità anche e soprattutto con l’aberrante pratica del vampirismo e cannabalismo, ai danni di vittime infantili.


L’argomento è così cruento che la mia personale sensibilità mi impedisce di trattare diffusamente. Preghiamo: Dio li converta o li fulmini. Leggete


https://disinformazione.it/2020/07/24/adrenocromo-la-droga-dellimmortalita-il-santo-graal-dei-pedosatanisti/.


Non più all’ossigeno, ma agli “elisir di lunga vita” si ambisce in questo tempo storico. Per l’elite globalista, come abbiamo visto sopra, è quello proveniente dal sangue adrenalizzato dei bambini, anche infanti, reso tale a seguito di lunga e ripetuta tortura.


 


Per i “mangiatori inutili” invece che devono essere ridotti all’osso, la scienzah di regime propone e impone il noto “liquame”, causa di nefasti effetti avversi e malori, che malori non sono. 


Il malore è un malessere momentaneo che si risolve nel giro di qualche minuto, anche mettendo sulla lingua una caramella, un po’ di zucchero, una camomilla con una spruzzatina di limone. 


Il malore non uccide. 


Uccide l’infarto, uccide l’ictus. Uccide il cancro fulminante, che fino a poco tempo fa si chiamava leucemia. Chiamiamo le cose col loro nome, per favore. L’inganno passa anche e soprattutto dall’uso distorto dei termini linguistici. 


Riappropriamoci del contenuto etimologico che dai termini promana, se vogliamo accendere un fiammifero nelle tenebre della menzogna che uccide.


E soprattutto riappropriamoci della parola che salva: il “NO” . 


 


In seguito, oltre agli articoli cominciarono a levarsi le voci di professionisti dissidenti dalla narrazione ufficiale. Specialisti che ci misero la faccia, producendo via via che lo tsunami avanzava: video, denunce, convegni e manifestazioni circolanti attraverso tutti gli strumenti virtuali e reali possibili. 


 


Ricordo che il primo ad avanzare seri sospetti sulla prima gestione pandemica fu l’avvocato Polacco che nel 2020 per mesi e mesi, ogni sera alle 19 produceva dirette su fb, dove non stentava a sottolineare le contraddittorie discrepanze come quella che in un attimo passò da: ” abbraccia un cinese” a “tenete le distanze anche dai nonni e dai nipoti” . 


 


Contemporaneamente cominciarono a pullulare professionisti seri della medicina, del diritto e della comunicazione ( Indimenticabili i “Bestiari” di Marco Tosatti, editi da Stilum Curiae ad “onor” della “Banda del Siero“). 


 


Tra i primi medici ricordiamo il dottor Mariano Amici, spesso invitato in tv, che a tradimento veniva regolarmente privato della parola proprio nel momento in cui si accingeva a riportare dati che avrebbero smontato la narrazione pandemica ufficiale, per essere invece all’unisono – ” tutti contro uno”- : sbeffeggiato, deriso, accusato di stregoneria e disobbedienza nei confronti dei protocolli, che vietavano le visite domiciliari, allo scopo di squalificarlo professionalmente. 


Il suddetto medico, mentre andava di casa in casa, salvando la vita di tutti quelli che visitava senza produrre ospedalizzazione alcuna, pagò con la sospensione la sua fedeltà al Giuramento di Ippocrate: “Primo: non nuocere” , anziché ricevere la medaglia al valore. 


Orrenda riprova delle intenzioni malvagie dei protocolli della politica e degli OdM. 


 


Poi fu la volta della dottoressa De Mari che invitava a stare all’aperto, a fare uso massiccio di antinfiammatori e integratori mentre DPCM, TV , radio e giornali ci chiudevano in casa, con le mascherine anche di notte a tachipirina e vigile attesa. 


 


Poi il dottor Citro. Fu il primo a parlare dei quantum dotz (cercate in rete. L’argomento è serio). Non a caso ha scritto il libro:”Apocalisse. Li hanno lasciati morire” recentemente edito da Byoblu, che racconta tutta la verità riguardante l’emergenza sanitaria e le menzogne di cui il Sistema si è nutrito per imporre gli arcinoti, letali dettami. 


 


E il dottor Trinca? Per primo parlò della manipolazione dei dati statistici sulla malattia, vera o presunta; della falsità delle diagnosi e della pericolosità delle terapie propagandate e imposte come uniche e migliori. Morì in quattro e quattr’otto in ospedale dove non avrebbe mai voluto essere ricoverato. 


 


Ci apri’ gli occhi, o almeno li aprì ai cattolici fedeli ai Comandamenti, fino al punto di decidersi per il rifiuto definitivo di ogni direttiva ufficiale, il dottor Montanari, quando denuncio’ la presenza di cellule di feti abortiti in quei farmaci chiamati vaccini, che assomigliano più ad armi che a vaccini visto che la composizione è protetta dal segreto militare e cinsuderati i risultati da strage che producono. 


 


Non vorrei essere invece nei panni di quei sedicenti cattolici, che hanno preferito sorvolare sulla soppressione della vita altrui, nell’egoistica e criminale illusione di salvarsi la pelle. Battesimo satanico che non in un solo caso hanno preteso di imporre anche ai propri figli. Dio solo sa esattamente quante sono state le vittime tra di loro. Sempre sperando che ci abbiano rimesso solo la salute fisica, senza compromettere in eterno quella dell’anima. 


 


Ad un certo punto cominciarono le eliminazioni: sociali, professionali e fisiche dei medici migliori. 


 


Che fine fece De Donno che scoprì che il plasma iperimmune curava? Sicuri che si sia suicidato? 


 


Che fine fece Biscardi che scoprì che nei liquidi infernali compariva grafene, anzi idrossido di grafene? 


 


Che fine fece lo scienziato Montagnier che invitata a controllare la presenza dell’Aids nel sangue degli inoculati?


Diceva che: “manipolare il DNA è un lavoro da apprendisti stregoni… non bisogna dimenticare che siamo nel mondo della natura e che ci sono degli equilibri da rispettare” .


Diceva che il futuro sarebbe stato salvato dai non inoculati, il sangue dei quali sarebbe stato ricercato come l’oro e pagato al prezzo del diamante. 


 


Questa cosa qui, che dava valore aggiunto al gruppo di controllo – i cosiddetti no-vax – non è piaciuta affatto ai manovratori dello scempio mondiale. 


Morì anche lui. 


 


Come mai morirono tutti all’improvviso, uno di seguito all’altro, da sani che erano, dopo le loro rispettive dichiarazioni?


 


Sono stati tanti i professionisti meritevoli della medicina. Mi dispiace non poterli nominare tutti. Ho fatto solo il nome di quelli che ho incontrato sulla mia personale strada della resistenza, secondo i suggerimenti dei quali ho superato il covid due volte con 3 giorni di azitromicina e vivinC. 


 


Tanti furono anche i giuristi coinvolti nella difesa degli oppressi: ricordiamo con particolare simpatia l’avvocato Sandri, il Moriggia, l’avvocato De Petro, anche ultimamente censurato da una TV privata che ha ritenuto, di grazia, insopportabile il Suo: “Laudetur Jesus Christus“, ligio avvocato noto anche per aver coniato la sarcastica definizione del siero quale “elisir di lunga vita“. 


 


Perché furono chiamati in causa i legali? 


Innanzitutto per opporsi alle multe comminate a chi usciva di casa “senza giusta causa“, quando il mondo intero era stato incarcerato nelle proprie abitazioni. Le più ridicole furono quelle costruite su misura per gli over-50: la fascia di età che si era piegata meno… ora sembrerebbero decadute. 


 


Chi può dimenticare gli inseguimenti delle guardie a singoli che passeggiavano sulla spiaggia, soli come in un deserto? Chi può dimenticare i TSO effettuati sugli alunni, che a scuola si rifiutavano di indossare la mascherina? I giardinetti pubblici chiusi. Le altalene sigillate e vietate a bambini esterrefatti che toccarono con mano, e sulla propria vellutata pelle, il delirio globale che vollero spacciare per buon senso. 


Come si farà a riportare la salute mentale in creature violentate così barbaramente nella psiche, poi obbligate a fare scuola – la DAD – da uno schermo?


 


Ancora. Chi dimenticherà l’irruzione delle forze dell’ordine che si presentarono in chiesa, poco prima che venissero chiuse, durante la celebrazione della Messa, minacciando armate il sacerdote che si accingeva alla Consacrazione, colpevole di aver ospitato alla cerimonia un numero di fedeli – che furono multati tutti, – a loro dire superiore al consentito? 


Solo Dio sa come quel sacerdote rimase calmo.


Fu difeso dal brillante avvocato Fontana.


 


Tra gli intellettuali pochi si mossero. 


La maggior parte dell’intellighenza si piego’ al diktat senza esitazione. I docenti tacquero. Si adeguarono e si sierarono. Molti non ci sono più. Non così la dottoressa Solange Hutter, dirigente di un istituto superiore della Campania che, per motivi di etica professionale, rinunciò all’incarico. Non se la sentiva di collaborare all’instaurazione ufficiale del delirio collettivo. 


Né di imporre ai docenti, agli alunni e a se stessa: tamponi, mascherine e distanziamento sociale. Non a torto ebbe modo di affermare che: “la scuola è diventata un nosocomio” 


 


Infine, due parole di ringraziamento anche alla dottoressa guerriera: il portento Barbara Balanzoni, ascoltando la quale tutto ciò che la scrivente frammentariamente conosceva, prendeva perfetta forma e compimento. I dubbi svanivano, la resistenza si rinforzava. 


Caso più unico che raro, in primis per la tenacia, passerà alla storia. 


Non si può tentare di narrarne il percorso senza rischiare di imbattersi nell’insufficienza della parola, ma che sia un leone dentro ad uno scricciolo è evidente: 47/48 chili di donna, come i suoi ben spesi anni. 


Tenente, medico anestesista e contemporaneamente giurista percorre da sempre una strada di ferrata e spartana autonomia, supportata dalla competenza derivante dalla doppia specializzazione e dal rigore militare. 


Come avrebbero potuto Disciplina, Legge e Medicina in una persona rigorosa e di coscienza come ha dimostrato di essere la dottoressa, non darsi la mano e farsi scudo contro questo momento storico così basso dove la medicina è diventata eutanasica e la legge dorme il sonno della ragione, che genera mostri?


 


Sempre sul pezzo e contemporaneamente sulla cresta dell’onda della persecuzione, che l’ha portata alla radiazione, si è spesa senza soluzione di continuità e senza esclusione di colpi ogni giorno della sua vita dell’ultimo balordo triennio, alla distruzione di ogni forma di menzogna: dalla più piccola, alla più grande, con un lavoro informativo chirurgico ed inarrestabile – fatto di denunce, interviste, convegni, manifestazioni e video – che solo Dio sa come abbia potuto sostenerne il peso e che tante, numerosissime vite ha salvato informando le centinaia di migliaia dei suoi ascoltatori, anche spronandole alla resistenza con un magistrale esempio personale, mai compromesso. 


 


Professionisti eroi a cui dobbiamo tutti molto e per i quali formuliamo parole di ringraziamento e di omaggio, perché è grazie a loro che abbiamo potuto continuare a restare uomini a immagine e somiglianza di Dio, a fronte dei tanti ingannati e ricattati che vediamo troppo spesso, improvvisamente e innaturalmente venire meno alla vita. 


Bene descrivono, rispettivamente, questa precarietà e la sua causa aggiunta: il celebre Ungaretti nella poesia “Soldati” e il profeta Geremia al capitolo 17,5-10:


 


“Si sta


Come d’autunno


Sugli alberi


Le foglie”. 


 ***


“Guai a chi confida nell’uomo. 


Beato chi confida in Dio” . 


 


Buon anno nuovo a tutti e che Dio ci scampi dai portatori di disgrazia, affatto gratuiti. 


 


Veronica Cireneo 


31 dicembre 2022

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