Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno offrire alla vostra attenzione – in questi tempi drammatici che la Chiesa sta vivendo, e con “l’incubo tossico” (cit. card. Pell) del Sinodo sulla Sinodalità incombente, la memoria di un libro importante, “Christus Vincit. Il trionfo di Cristo sulle tenebre del nostro tempo” (Fede e Cultura). Si tratta dell’intervista, molto ampia e coraggiosa, che Diane Montagna ha realizzato con mons. Athanasius Schneider.
Durante la presentazione del libro, il cardinal Burke e mons. Schneider avevano lanciato un appello a pregare e digiunare perché il Sinodo sull’Amazzonia, che stava per svolgersi, non approvasse gli errori e le eresie contenuti nell’Instrumentum laboris. Essi sono stati tra i pochi Pastori della Chiesa che hanno rotto il silenzio in cui sembra immerso l’episcopato mondiale davanti alla crisi attuale. Un atto coraggioso, e così hanno adempiuto al loro mandato di successori degli Apostoli. Sant’Agostino dice che chi non professa pubblicamente ciò che crede è fedele solo a metà: “Non enim perfecte credunt, qui quod credunt loqui nolunt”. Tradisce la verità non solo chi l’abbandona per impugnare l’errore, ma anche chi non la confessa pubblicamente quando è necessario. E sembra opportuno ricordare ai troppi vescovi e cardinali silenziosi dei tempi di tenebra in cui siamo immersi le parole del profeta Isaia: “Guai a me perché ho taciuto” (Isaia VI, 5).
Ecco la scheda di presentazione dell’opera:
In questo libro-intervista, Monsignor Athanasius Schneider offre un incisivo e cristallino esame sulle controversie che infuriano nella Chiesa e sulle questioni più urgenti del nostro tempo, offrendo chiarezza e speranza ai cattolici sotto assedio. Egli affronta temi come la diffusa confusione dottrinale, i limiti dell’autorità papale, i documenti del Vaticano II, la Fraternità San Pio X, le ideologie anticristiane e le minacce politiche, il Terzo Segreto di Fatima, il Rito Romano tradizionale, il Sinodo sull’Amazzonia e molti altri. Come il suo patrono del quarto secolo, Sant’Atanasio il Grande, Monsignor Schneider dice cose che altri non dicono, seguendo senza paura il consiglio di San Paolo: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina” (2 Tm 4,2). Le sue intuizioni sulle sfide che oggi il gregge di Cristo deve affrontare, sono una lettura essenziale per coloro che sono, o che vogliono essere, attenti ai segni dei tempi. Ricordando il Rapporto Ratzinger del 1985, Christus Vincit sarà un punto di riferimento fondamentale per gli anni a venire.
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