Ora che l’avventura di “Cuoresardo”, che questo mese sarà in libreria, è terminata, e finalmente, prima di tornare a scrivere solo dei miei adorati Santi, nella vera vita loro (che è anche un poco mia), vorrei dire una sola parola a proposito del mio piccolo libro che, in barchetta a remi s’appresta ad andar per il gran mare dove veleggiano caravelle e galeoni allestiti dai framassoni.
E la parola che vorrei dire è questa, solo l’altro ieri, ho capito che per conoscere il titolo vero, quello cioè che avevo nell’anima, bisogna leggere l’attuale un poco alla cinese, sostituendo cioè, ma solo nell’aggettivo, la “r” con la “l”. Ecco, sì, avete capito bene, il vero titolo nascosto è “Cuoresaldo”, che è il cuore unito al Signore, cucito nella Sua Santa Legge, un cuore innamorato della vera vita che piange e si tormenta nel veder l’attuale miseria in cui siamo precipitati, in cui il Buon Gesù è messo di nuovo in croce e ucciso.
Un cuore saldo che ama i bambini, fin da quando vivono nel grembo materno, perché sono creature e doni, un cuore saldo che non riesce a vivere in un’Italia messa a testa in giù, che vive e crede nelle più pazze menzogne, senza mai sollevare l’anima al Signore che è, addirittura, trattato come se non fosse. Ma ricordate l’Innominato, il cattivissimo dei Promessi Sposi? Bene, persino a Lui, l’Altissimo diceva: “Io sono però”. E allora, avanti, svegliatevi dal torpore, toglietevi le bende da davanti agli occhi, strappate quella sciocca mascherina che serve soltanto a rendervi muti e servi, e inginocchiatevi davanti al Santissimo, subito, ora.
La smetto, va bene, anche chi mi ama mi invita spesso ad esser più prudente, a calibrare la voce, a non dir tutto ciò che odo e vivo nella vera vita. E ubbidisco, ma, mi chiedo e chiedo a voi, come, come può l’Italia, terra delle mamme, della fede, del buon cibo, dell’arte, accettare un segretario piddino che sembra una statua di ghiaccio e che si vanta di esser bisessuale e non madre?
Come può accettare di essere invasa dall’islam?
Come può fingere che sia arte il ciarpame ammannito come tale in mostre (sì sì, proprio mostre) come quella della signora Lena tal dei tali, che nei suoi quadri tagliuzza e tortura bambini? https://www.sabinopaciolla.com/il-parlamento-europeo-promuove-opere-darte-morbose-che-coinvolgono-i-bambini/ .
Come può accettare la farina di insetti nel sacro cibo italiano?
Sì il mondo è capovolto e ci vuole un cuore davvero saldo per urlare un no grande così e mentre la speranza mia scolora mi arriva la chiamata di un caro amico sardo che mi racconta di come lui, emigrato in Toscana, ritornò nell’isola sua per ritrovare proprio un cuoresaldo e di come oggi anche in Sardegna quel cuore è strappato, liquefatto, ricostruito in plastica e cartone. Una voce dolce, di santa speranza. Signore ti ringrazio!
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