Ciao,
non sopporto di essere costretto a pagare il canone Rai anche se non la guardo praticamente mai, visto che trovo i suoi programmi sempre più scadenti, noiosi e immorali (vedi Sanremo, ormai il festival della blasfemia anticristiana…).
Se penso poi che il nostro canone (obbligatorio!) viene usato per promuovere l’ideologia gender sulla Tv pubblica, allora non ci vedo proprio più.
Nel 2022 la Rai ha compiuto questo abuso più spesso di quanto immagini:
– Marzo 2022: programma “D-SIDE, Il lato diverso delle cose” (RaiPlay), puntata sull’identità di genere con Francesca Vecchioni, esponente di spicco della comunità LGBTQ, e Leonardo Santuari, giovane “influencer transgender” che ha raccontato sui social la sua transizione sessuale da ragazza a ragazzo;
– Aprile 2022: programma “Via delle Storie” (Rai1), puntata sull’identità di genere con la storia della transizione di un adolescente e la partecipazione di Maddalena Mosconi, una psicologa che sostiene la necessità di accompagnare anche i minori che ne facciano richiesta alla transizione;
– Agosto 2022: programma “SEX” (Rai3), puntata sull’identità di genere con esperienze di giovani ragazzi e ragazze transgender commentata da Vladimir Luxuria;
– Ottobre 2022: fiction “Mina Settembre” (Rai1), episodio con la presenza di uno studente maschio che “si sente” femmina;
– Dicembre 2022: programma “Fame d’Amore” (Rai3), ben due puntate con la presenza di storie di giovani con disforia di genere e che hanno intrapreso o desiderano intraprendere terapie ormonali a base di testosterone od operazioni chirurgiche per sembrare uomini (modifica del tono di voce, aumento della massa muscolare, crescita di peluria maschile, rimozione del seno, etc).
Questi sono solo i casi più eclatanti, senza contare i continui riferimenti gender in altre serie, talk show o programmi.
Dobbiamo impedire che questo bombardamento ideologico prosegua anche nel 2023.
Nella puntata del 19 dicembre di “Fame d’Amore” (Rai3), una ragazza che assume testosterone da diversi mesi per sembrare un uomo afferma soddisfatta davanti agli amici che “la terapia ormonale è la chiave che ti libera a livello sociale”.
Un messaggio grave e pericoloso che può indurre un giovane in crisi sulla propria identità sessuale a desiderare di assumere farmaci ormonali per tutta la vita o subire interventi chirurgici per alterare e menomare il loro corpo e sentirsi “liberati” da disagi di tutt’altra natura.
Appena avremo raggiunto un buon numero di firme consegneremo la petizione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a cui spetta controllare che la Rai rispetti la convenzione stipulata con lo Stato per lo svolgimento in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo.
Per favore, firma oggi stesso cliccando qui!
Se hai notizia di altri programmi Rai in cui sono stati trasmessi contenuti ideologici ti prego di farmelo sapere via mail, per poter aggiornare questa petizione.
Grazie della collaborazione!
In alto i cuori,
Jacopo Coghe
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