Sulla Messa a Saint Nicolas du Chardonnet
Il mio post su Facebook e Instagram sulla Messa (ripreso anche da Stilum Curiae) a cui ho partecipato a Saint Nicolas du Chardonnet la domenica 12 febbraio del corrente anno, ha ricevuto centinaia di like e commenti, non tutti molto sensati. Vorrei precisare meglio il mio pensiero.
La chiesa di san Nicholas du Chardonnet, come molti sanno, è officiata dai sacerdoti della Fraternità di san Pio X, fondata da mons. Lefebvre in reazione ai cambiamenti ispirati dal Concilio Vaticano II. Come sappiamo, essa è in posizione irregolare nella Chiesa, non essendo in piena comunione con Roma. Detto questo, bisogna ricordare che tutti i Papi recenti, incluso il presente, hanno ricevuto i superiori di questa Fraternità, segno una volontà di ritrovare una piena comunione, che però per ora penso improbabile.
Io conosco alcuni sacerdoti della Fraternità con cui ho rapporti cordiali ma non sono mai stato membro della Fraternità, non lo sono ora e non penso di esserlo in futuro.
Cosa che a mio avviso offre ancora più credito a quello che ho scritto sul mio post.
E quello che ho scritto è quello che ho osservato, senza particolari idee di proporre a qualcuno di fare parte della Fraternità o no. Il mio commento era sulla Messa, che la celebrasse un sacerdote della Fraternità di san Pio X o uno della Fraternità di san Pietro poco cambia.
C’erano tanti bambini e ragazzi, e tutti si univano al canto gregoriano dell’Ordinarium Missae. Certo si potrà dire che le persone che partecipano a queste celebrazioni sono particolarmente motivate, ma alloro bisognerebbe anche chiedersi perché chi partecipa a quelle del rito rinnovato non lo è. Io partecipo alla Messa nel rito rinnovato e ho notato che gli sforzi di persone competenti per cercare di migliorare nella musica e nella dignità del rito sono quasi sempre caduti nel vuoto, e questo l’ho osservato nell’arco di quasi 40 anni.
Detto questo, apprezzo tutti coloro che con competenza cercano di fare del loro meglio nella situazione in cui si trovano, osservando però che nella situazione attuale, è come lottare contro i mulini a vento.
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