Carissimi,
ora che formalmente e a livello istituzionale è emersa la verità (la verità emerge SEMPRE, magari poi, ma SEMPRE, perciò bisogna armarsi di pazienza storica, ch'è cosa diversa dall'inerzia) che i "vaccini", vaccini non sono, ma solo mezzo di una gigantesca truffa, ma soprattutto di un altrettanto gigantesco esperimento più sociale che sanitario (ma non vanno trascurati gli enormi profitti che ne sono conseguiti)
https://lanuovabq.it/it/lammissione-di-pfizer-rende-carta-straccia-il-green-pass
https://lanuovabq.it/it/la-santa-sede-riveda-la-dottrina-vaccinista-dopo-la-verita-su-pfizer
restano (almeno) un paio di domande, che però non rivolgo ai farabutti del green pass etc., come il vile affarista e mentitore seriale, che si qualificano da soli.
1. Non riesco a trovare risposta alla questione vera, che non riguarda il giudizio di fatto - certo improprio - da parte della CDF, secondo il quale il "vaccino" sarebbe stato l'unico rimedio risolutivo per una malattia altrimenti letale (falsi l'uno, e l'altro presupposto), ma il giudizio di principio, e cioè: fossero stati invece veri, ritenere lecito il ricorso ad un medicamento "eticamente non ineccepibile", come la stessa CDF dice con formula invero inquietante per contorsionismi dialettici, cioè inquinato perché ricavato da sangue e carne umani dei feti abortiti allo scopo (altro che "cooperazione remota"), non è contravvenire al paolino “non sunt facienda mala ut eveniant bona”(Rom 3,8), cioè teorizzare il non cristiano "il fine giustifica i mezzi"? Attendo risposta da qualcuno.
2. Al tempo, tanti "buoni" - non faccio i nomi perché non amo il "fuoco amico", ma non sono difficili da indovinare - hanno irriso di "complottismo" chi sosteneva che invece "il fine non giustifica i mezzi", in particolare con un volume così intitolato, che veniva stroncato, in pubblico e in privato, perché bisognava "fidarsi" delle autorità (religiose, scientifiche, sanitarie, politiche e mediatiche) che garantivano i "vaccini". Giustamente il mio amico Gianni, deluso e amareggiato, si chiedeva come fosse possibile un simile invito, da parte di "chi sa" (o dovrebbe sapere) che in tempo di Rivoluzione dominante l'autorità istituzionale è monopolio dei rivoluzionari ad ogni livello, e perciò è vero proprio il contrario, "non bisogna fidarsi", dubitare e come il Ribelle di Junger "riservarsi sempre di esaminare ciò per cui è richiesta la sua approvazione o la sua adesione". La richiesta di fidarsi era, sin da subito, o idiota o in mala fede, ma ora che non si può fingere più di crederci, qualcuno chiederà scusa?
Salute a voi
in J. et M.
g.
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