Replica per “Il tradizionalismo e le sue zavorre”
Vorrei replicare ad alcuni commenti all’articolo “Il tradizionalismo e le sue zavorre”, specie a Forum Coscienza Maschile che ringrazio per le critiche cortesi che mi permettono di precisare il mio pensiero.
Non sono d’accordo che le “ostentazioni” di cui parlavo interessano anche le persone che frequentano il N.O. per un motivo molto semplice: lì spesso c’è un atteggiamento contrario, si predilige mostrarsi moderni e aggiornati e l’atteggiamento di cui parlavo non è certo ben visto, anzi è schernito nelle sue manifestazioni buone. Io ovviamente non parlavo di queste, della vera devozione e riverenza che certo ammiro, ma di quelli che si mettono una maschera per nascondere quello che sono veramente. Mi permetto di provocare con una citazione di Gustave Thibon: “Affinità tra la dissolutezza e l’ascetismo: lo spirito, nei due casi, si sfinisce in performance carnali”. Ci sono persone che ci sfiniscono con una pretesa compunzione e passano per buoni cattolici. Qui non parlo dei peccati, come ho detto tutti pecchiamo in modo più o meno grave. Ma apprezzo molto di più un grande peccatore che cerca però sinceramente Dio nella tradizione che questi santocchioni.
Riguardo al discorso della patina di tradizionalismo, certamente è vero che chi è tradizionalista è sotto pressione e tutti lo sappiamo. Ma io non parlo di rancori legati a questo tipo di situazioni o ai peccati privati, parlo di persone che si servono dell’aurea di tradizionalista con piena coscienza quando però sono guidati solo da ambizione. Certamente al momento non voglio fare nomi ma so bene di ciò che parlo. Se sarà necessario li farò. E questi falsi tradizionalisti spesso appaiono come il volto pubblico di certe battaglie sui social media. E voglio ribadire che, pur convenendo con il cortese lettore che in alcuni paesi, specialmente negli Stati Uniti, sono meglio organizzati, devo però dire che hanno anche loro i problemi di cui parlavo, e neanche poco.
Riguardo al riferimento all’Opus Dei, io ne ho solo un’esperienza esterna positiva, non posso parlare per gli altri. Parlo dell’ambito tradizionalista perché mi interessa veramente e mi dispiace che a volte questo mondo, che ha mille ragioni dalla sua parte, sia rappresentato da certe persone.
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