Son certo che di Benedetto XVI filosofo e teologo parleranno e scriveranno in tanti, competenti e qualificati, così come, temo, continueremo a leggere dispute (illuminate) sulle ragioni della sua rinuncia.
Io vorrei ricordare Benedetto XVI economista, perché ha dimostrato che un Papa santo può esser il vero economista in un momento di questa complessità. L’economia si dovrebbe occupare della soddisfazione dei bisogni umani, ma solo chi conosce i veri bisogni dell’uomo e come soddisfarli, può realmente riuscirci.
E chi meglio di un Papa Santo li conosce? E pertanto chi più di un Papa Santo potrebbe venir ostacolato se parlasse di economia o di finanza per l’uomo che non coincide esattamente con quella auspicata da chi ritiene di saperla e poterla gestire!
Ricordo che Benedetto è stato Papa nel momento più difficile della globalizzazione, tra il 2005 è il 2012; certo il lettore ricorda che nel 2008 scoppia la crisi finanziaria internazionale.
Proprio per questa ragione Benedetto ritarda la pubblicazione di Caritas in Veritate per ben due anni (doveva uscire nel 2007 ed esce infatti nel 2009) volendo capire cosa sarebbe successo e quali modifiche portare al testo.
Esce così una Enciclica straordinaria che entra nella storia. Benedetto spiega che il nichilismo dominante non permetterà all’uomo di poter dare senso agli strumenti di cui dispone, anzi, questi prenderanno autonomia morale.
Non solo sfuggiranno di mano all’uomo con scarsa sapienza, come scrisse san Giovanni Paolo II.,ma addirittura influenzeranno le scelte dell’uomo moralmente.
Esattamente ciò che è successo e che succederà.
Perciò Benedetto è stato un grande vero economista ma è stato anche un veggente sui rischi dell’ uomo di questo secolo.
Conclude Caritas ricordando che i problemi non si risolvono cambiando gli strumenti ma cambiando il cuore dell’ uomo.
In Lumen Fidei, nella parte da lui scritta presumibilmente, spiega che cambiare il cuore dell’uomo è responsabilità della Chiesa che ha tre strumenti: preghiera, magistero e Sacramenti.
La chiesa deve insegnare la Verità eterna, deve evangelizzare, deve valorizzare i Sacramenti.
I Sacramenti, non dimentichiamolo, son come il Domino, se cade uno, cadono tutti. Tutti e sette.
Benedetto XVI, “Magno”.
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